Il testamento è un atto revocabile con il quale qualsiasi soggetto, capace di intendere e di volere, dispone delle proprie sostanze per il tempo il cui avrà cessato di vivere.
Esistono vari tipi di testamento: olografo, pubblico (per atto di notaio alla presenza di due testimoni) e segreto.
Al riguardo va segnalato che la normativa sulle successioni ereditarie è assai complessa e tiene conto di molteplici fattori, primi tra tutti la tutela di determinati soggetti, i così detti legittimari, che non possono essere "dimenticati" o lesi nei loro diritti dal testatore. In tale ultimo caso, infatti, è notevolmente alto il rischio di contenziosi tra gli eredi.
In tale ottica il ricorso al testamento va, quindi, rivalutato: lungi dall'essere un atto che attira su di sè eventi funesti, esso deve essere piuttosto visto come lo strumento idoneo a disporre dei propri beni secondo la propria volontà evitando controversie tra gli eredi.
Nel nostro ordinamento giuridico, vi sono due forme ordinarie di testamento:
Il testamento olografo è una scrittura privata per la quale sono necessari alcuni requisiti formali:
Benché molto semplice e di comune utilizzo, questa forma testamentaria presenta alcuni svantaggi:
Al fine di evitare tali problematiche, è possibile fare ricorso al testamento per atto di notaio: cioè il testamento pubblico che viene ricevuto dal Notaio in presenza di due testimoni e presenta notevoli vantaggi:
Oltre al testamento pubblico, esiste anche il testamento segreto (non diffuso nella prassi) che, è quello scritto dal testatore o da un terzo e consegnato personalmente al Notaio, il quale redige un verbale di ricevimento.
Tutela degli eredi legittimari
La legge tutela alcune categorie di familiari (legittimari), riservando agli stessi una quota di eredità (legittima) anche contro un’eventuale volontà del defunto espressa per testamento. Questi soggetti sono i discendenti (ad es: figli e nipoti), gli ascendenti (ad es: genitori, nonni, e così via) ed il coniuge.
A seconda della esistenza o meno di tali soggetti al momento del decesso, o di alcuni soltanto di essi, la legge prevede, con calcoli a volte molto complicati, quale sia la quota di eredità riservata a costoro, considerando anche i debiti del defunto ed eventuali donazioni da lui effettuate in vita, e quale sia, quindi, la quota di eredità ( la cd. disponibile) di cui il testatore può disporre liberamente a favore di chi vuole.
C’è, quindi, un limite alla libertà di fare testamento: se il testamento lede i diritti di un legittimario, questo potrà agire in giudizio per renderle inefficaci.
IL RUOLO DEL NOTAIO
È fondamentale, quindi, in questi casi rivolgersi al Notaio per evitare futuri, dolorosi contenziosi familiari e, soprattutto, problemi di commerciabilità per i beni oggetto del testamento. Grazie alla specifica competenza in materia successoria, il Notaio potrà suggerire, in caso di testamento pubblico, le soluzioni migliori per raggiungere il risultato voluto dal testatore, nel rispetto della normativa vigente, evitando clausole o disposizioni nulle perché in contrasto con le norme di legge.